Alice, la ceramista globetrotter tornata in Mugello.
“La felicità è un piccolo laboratorio di campagna”

Dal 2007 crea pezzi unici di artigianato interamente lavorati a mano: “La passione per la ceramica mi ha portato in giro per il mondo, poi ho deciso di tornare a casa, nel mio Mugello. Il mio sogno? Aprire un negozio espositivo a Borgo San Lorenzo”

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A volte si parte per fuggire, ma più spesso si parte per ritornare, con un bagaglio di esperienze che ci rende diversi, arricchiti, migliori. Alice Gori è partita molte volte, ma alla fine è tornata nel luogo in cui aveva le proprie radici per aprire un “piccolo laboratorio di campagna” vicino Borgo San Lorenzo, nel Mugello. Alice ha un entusiasmo trascinante, tipico di chi è soddisfatto della propria vita, e lo si capisce anche dalle sue parole: “Amo profondamente quello che faccio. Quando creo le mie opere mi sento centrata, mi sento io, sono felice”.

Nata nel 1983 a Fiesole, Alice Gori è profondamente legata al Mugello, terra d’origine della sua famiglia. La passione viscerale per la ceramica ha guidato molte delle scelte più importanti nella sua vita: “Fin da bambina, ho sempre provato una gioia profonda nel creare forme; giocavo con la cera, modellandola con entusiasmo. A 14 anni ho deciso di seguire questa passione iscrivendomi all’Istituto d’Arte Gaetano Ballardini di Faenza, dove ho conseguito il diploma di Maestro d’Arte, con una specializzazione in restauro e ceramica”. Sempre con la valigia in mano, Alice ha trasformato questa passione in una carriera, lavorando in laboratori e botteghe d’arte in Italia e all’estero. Tra le sue esperienze più significative, ha restaurato due specchiere in porcellana nella camera da letto di Ludwig II nel castello bavarese di Linderhof, e ha insegnato come docente in Svizzera.

Nel 2007 il ritorno a casa, e la realizzazione del suo studio personale in via di Mucciano, nei dintorni di Borgo San Lorenzo: “Mia madre viene da Brisighella e Marradi, mio padre da Ronta. Quando si è presentata l’opportunità di aprire il mio laboratorio e costruire una famiglia, non avrei potuto immaginare un posto migliore della mia splendida casa di campagna”.

Alice crea ceramiche artistiche, opere uniche e interamente lavorate a mano. Ma il suo lavoro non si limita alla ceramica: “Amo sperimentare con materiali diversi. Realizzo anche pitture murali e su legno, opere in porcellana, oltre a dipinti a olio e ceramiche. Ogni mia opera riflette l’evoluzione del mio essere e della mia creatività. Cerco di comprendere a fondo le esigenze dei clienti, trovando un equilibrio tra il loro gusto personale e i tratti distintivi del mio stile”. Le opere di Alice sono infatti immediatamente riconoscibili per la loro unicità: non sono perfette dal punto di vista tecnico, ma si distinguono per la loro espressività e spontaneità. “Quando lavoro l’argilla non tocco troppo la materia, non inseguo la perfezione formale.  Voglio creare oggetti che trasmettano calore e umanità”.

Ma fare l’artigiano ai giorni nostri non è facile: farsi conoscere è complicato, e lo è ancora di più quando il proprio laboratorio si trova in mezzo alla campagna. O forse no? “Ho iniziato a farmi conoscere su Instagram raccontando la vita di un’artigiana che vive e lavora in piena campagna. Da quando ho aperto il laboratorio, ho costruito un buon giro di clienti e lavoro molto”. Ma i social non bastano, il passaparola è importante e le artigiane del Mugello hanno deciso di fare squadra: “Insieme ad altre quattro artigiane della zona organizzo l’Apotheka Market, una mostra di esposizione sul territorio a cui partecipano più di 30 espositori che si svolge dentro l’ex monastero di Santa Caterina a Borgo San Lorenzo. L’evento è sempre più apprezzato, e la prossima edizione si terrà dal 13 al 15 dicembre”.

Ma quando si è abituati a viaggiare, non ci si ferma mai. Nemmeno quando si torna alle proprie radici. Così, Alice continua a viaggiare con la mente e a non accontentarsi: “Il mio sogno? Avere una galleria a Borgo San Lorenzo, dove poter esporre le mie opere e farle conoscere al maggior numero di persone possibile. Borgo è un paese splendido, ma manca uno spazio dedicato agli artigiani”.

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