“Un amico di famiglia mi ha convinto a lasciare la Moldavia e partire per l’Italia, aveva detto che mi avrebbe trovato un lavoro ben retribuito. Gli ho dato 5mila euro per il viaggio e per un anno di affitto in un appartamento nella periferia di Firenze, dove sono arrivata due anni fa.
Dopo qualche settimana in città, ho scoperto che il lavoro che avrei dovuto fare era prostituirmi e ospitare i clienti in casa. Inizialmente mi sono rifiutata, ma il nostro amico di famiglia ha minacciato di rimandarmi in Moldavia. Ha detto che se non iniziavo a prostituirmi, i miei familiari avrebbero passato dei guai. Non ho mai capito se diceva sul serio, però ho capito che non era un vero amico. Da quel giorno ho iniziato a ricevere clienti. Mi sono scattata selfie mezza nuda e ho messo le foto in vari siti di incontri insieme al mio numero di telefono. I clienti chiamano tutti i giorni, a tutte le ore. Sono giovani e vecchi, mariti e padri di famiglia. Alcuni di loro hanno la fede. Nel fine settimana ne ricevo fino a 4-5 al giorno. Ogni volta è un’umiliazione, ma ho bisogno di soldi per aiutare i miei familiari, in Moldavia c’è una grande povertà. Una parte dei soldi che guadagno finiscono al nostro amico di famiglia che deve pagare l’affitto. Non avrei mai pensato che questa potesse diventare la mia vita. Forse i segni di questi anni mi resteranno addosso per sempre. Oggi ho 26 anni, spero che un giorno avrò una vera famiglia e un figlio, magari due”.
«Io, arrivata in Italia con l’inganno.
Ora costretta a prostituirmi in appartamento»
La storia di una ragazza proveniente dalla Moldavia che si guadagna da vivere vendendo il suo corpo: "Non volevo questa vita, sogno un marito e dei figli"
Jacopo Storni
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